Psicologia



Quando nasce il bisogno di rivolgersi ad uno Psicologo o ad uno Psicoterapeuta?
Sfatiamo immediatamente una credenza: lo Psicologo non e' il medico dei "pazzi". Non e' lo Psichiatra. La "follia" e' principalmente la perdita dell'esame di realta', del contatto con la realta', cosa che e' piu' di competenza dello Psichiatra e dell'approccio farmacologico sebbene la Psicoterapia possa dare un grande aiuto anche in questo caso.
La Psicologia, specificatamente quella Clinica, e' una scienza umana che si interessa al benessere e alla valorizzazione delle proprie risorse.
Puo' succedere che in un certo momento ci accorgiamo in qualche modo che la nostra vita non la stiamo vivendo al meglio delle nostre possibilita', oppure  in un certo periodo la sofferenza e' cosi' forte che abbiamo la sensazione di sprofondare in un inferno, o magari, piu' semplicemente, il nostro corpo ha sviluppato un sintomo che non trova nessuna spiegazione medica, o tanti altri motivi per cui sentiamo il bisogno di far luce su noi stessi.

Cosa puo' fare lo Psicologo per noi?
La sua professionalita' consiste nell'accompagnarci a scoprire dentro di noi le risorse per fronteggiare la sofferenza o le situazioni di vita difficili, ripetitive, insoddisfacenti. Egli ci accompagnera' nei luoghi oscuri e luminosi della nostra esistenza: senza sostituirsi ai nostri occhi, senza forzare la nostra curiosita' o il nostro passo, ma nel rispetto dei nostri tempi, del nostro modo di essere, delle nostre scelte, egli si mettera' al nostro fianco e ci guidera'.
Lo Psicologo non e' portatore di una verita' assoluta, ne' di buoni consigli o grandi soluzioni esistenziali, ma accompagna il cliente a scoprire le soluzioni che per lui sono le migliori, nel rispetto del suo modo di essere al mondo, e del suo essere unico e irripetibile.

La Psicologia e la Psicoterapia intervengono in occasioni diverse.
La Psicologia si occupa delle difficolta' in fase acuta, la cui risoluzione non mette in discussione il modo di essere generale dell'individuo:
- in momenti di difficolta' legati al normale sviluppo di un individuo, di una coppia o di un gruppo, che non presentino conseguenze gravi
- sofferenza o disagio legato a situazioni particolari e momentanee
- momenti di passaggio verso cambiamenti o scelte importanti
- lievi disturbi psicosomatici in fase acuta, che si presentano per la prima volta
- lieve esaurimento in ambito lavorativo
La Psicoterapia e' richiesta nel caso di situazioni cronicizzate o che siano degenerate in conseguenze gravi, dove sia dunque necessaria una ristrutturazione generale adattiva della personalita':
- in momenti di difficolta' legati allo sviluppo di un individuo, di una coppia o di un gruppo, che presentino conseguenze gravi: tossicodipendenza, alcolismo, tentato suicidio ecc.
-  sofferenza o disagio prolungate e costanti, che ostacolano le libere scelte della persona e la normale vita quotidiana, dando un senso diffuso di insoddisfazione o tristezza
- sintomi fisici non spiegabili secondo il modello medico che invalidano la vita quotidiana o la rendono molto difficile
- continua e costante sensazione di fallimento.
Interventi di consultazione psicologica offrono sostegno e possibilita' di estrinsecazione di difficoltà, di sofferenza e di emozioni da elaborare.
La psicoterapia consta dell'approfondimento e del cambiamento progressivo e graduale ed e' successivo come percorso di conoscenza e cura di se'.
Sara' il professionista stesso a valutare insieme a paziente/cliente se improntare gli incontri su un sostegno di breve durata, o se affrontare insieme un percorso psicoterapeutico.



 Chi e' lo psicologo
L'art. 1 della Legge 56/89 definisce:
"La professione di psicologo comprende l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attivita' di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunita'. Comprende altresi' le attivita' di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito."
Per diventare Psicologo in Italia e' necessario laurearsi in Psicologia (Laurea Specialistica 3+2), sostenere un Esame di Stato a seguito di un tirocinio post-lauream di un anno e iscriversi all'Albo professionale di una regione o Provincia italiana. Senza l'iscrizione all'Albo - Sez. A - non si e' Psicologi, ma soltanto dottori in Psicologia.
Possono iscriversi nella Sezione A dell'Albo i laureati in Psicologia e nella Sezione B i dottori in Tecniche psicologiche, a seguito del superamento dei rispettivi esami di Stato.
L'iscrizione e' la condizione necessaria per poter lavorare ed esercitare l'attivita'.
I laureati in Psicologia non cittadini italiani o con laurea conseguita all'Estero, possono esercitare la professione se regolarmente iscritti all'Albo degli Psicologi in Italia.
- Legge 18 febbraio 1989, n. 56 (1) (Normative)
 

Chi e' lo psicoterapeuta
Lo Psicologo abilitato all'esercizio della Psicoterapia e' in possesso di una specifica Specializzazione in Psicoterapia, formazione post-universitaria di quattro anni.
La Legge 56/89 regola l'esercizio dell'attivita' psicoterapeutica, con l'art. 3:
"L'esercizio dell'attivita' psicoterapeutica e' subordinato ad una specifica formazione professionale, da acquisirsi, dopo il conseguimento della laurea in psicologia o in medicina e chirurgia, mediante corsi di specializzazione almeno quadriennali che prevedano adeguata formazione e addestramento in psicoterapia, attivati ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162, presso scuole di specializzazione universitaria o presso istituti a tal fine riconosciuti con le procedure di cui all'articolo 3 del citato decreto del Presidente della Repubblica.
Agli psicoterapeuti non medici e' vietato ogni intervento di competenza esclusiva della professione medica."
Normativa di riferimento
- Legge 18 febbraio 1989, n. 56 (1) (Normative)
- Ministero Universita' e Ricerca scientifica e tecnologica - Decreto 11 dicembre 1998, n. 509 (Normative)
- Ministero Universita' e Ricerca - Decreto 24 luglio 2006 (Normative)

 
Chi e' il Dottore in tecniche psicologiche
Il D.P.R. 328/2001 ha modificato l'Ordinamento della professione istituendo nell'Albo due diverse sezioni: 
l Sezione A Psicologo - con laurea specialistica in Psicologia (5 anni)
l Sezione B - Dottore in tecniche psicologiche per i contesti sociali, organizzativi e del lavoro o Dottore in tecniche psicologiche per i servizi alla persona e alla comunita' - con laurea in Scienze e tecniche psicologiche (3 anni).

Con il DPR 328/01 e successive modifiche, allo Psicologo e' affidato anche il compito di coordinare il lavoro degli iscritti nella Sez. B. 

In allineamento con i paesi europei, quindi, anche in Italia per essere abilitati a svolgere l'attivita' di Psicologo e' necessaria la laurea specialistica (cinque anni).

Le attivita' professionali che formano oggetto delle professioni degli iscritti all'Albo nella Sezione B, sono cosi' individuate:
a) per il settore delle tecniche psicologiche per i contesti sociali, organizzativi e del lavoro: 
1) realizzazione di progetti formativi diretti a promuovere lo sviluppo delle potenzialita' di crescita individuale e di integrazione sociale, a facilitare i processi di comunicazione, a migliorare la gestione dello stress e la qualita' della vita; 
2) applicazione di protocolli per l'orientamento professionale, per l'analisi dei bisogni formativi, per la selezione e valorizzazione delle risorse umane; 
3) applicazione di conoscenze ergonomiche alla progettazione di tecnologie e al miglioramento dell'interazione fra individui e specifici contesti di attivita'; 
4) esecuzione di progetti di prevenzione e formazione sulle tematiche del rischio e della sicurezza; 
5) utilizzo di test e di altri strumenti standardizzati per l'analisi del comportamento, dei processi cognitivi, delle opinioni e degli atteggiamenti, dei bisogni e delle motivazioni, dell'interazione sociale, dell'idoneita' psicologica a specifici compiti e condizioni; 
6) elaborazione di dati per la sintesi psicodiagnostica prodotta dallo psicologo; 
7) collaborazione con lo psicologo nella costruzione, adattamento e standardizzazione di strumenti di indagine psicologica; 
8) attivita' didattica nell'ambito delle specifiche competenze caratterizzanti il settore; 

b) per il settore delle tecniche psicologiche per i servizi alla persona e alla comunita': 
1) partecipazione all'equipe multidisciplinare nella stesura del bilancio delle disabilita', delle risorse, dei bisogni e delle aspettative del soggetto, nonche' delle richieste e delle risorse dell'ambiente; 
2) attuazione di interventi per la riabilitazione, rieducazione funzionale e integrazione sociale di soggetti con disabilita' pratiche, con deficit neuropsicologici, con disturbi psichiatrici o con dipendenza da sostanze; 
3) collaborazione con lo psicologo nella realizzazione di interventi diretti a sostenere la relazione genitore-figlio, a ridurre il carico familiare, a sviluppare reti di sostegno e di aiuto nelle situazioni di disabilita'; 
4) collaborazione con lo psicologo negli interventi psico-educativi e nelle attivita' di promozione della salute, di modifica dei comportamenti a rischio, di inserimento e partecipazione sociale; 
5) utilizzo di test e di altri strumenti standardizzati per l'analisi del comportamento, dei processi cognitivi, delle opinioni e degli atteggiamenti, dei bisogni e delle motivazioni, dell'interazione sociale, dell'idoneita' psicologica a specifici compiti e condizioni; 
6) elaborazione di dati per la sintesi psicodiagnostica prodotta dallo psicologo; 
7) collaborazione con lo psicologo nella costruzione, adattamento e standardizzazione di strumenti di indagine psicologica; 
8) attivita' didattica nell'ambito delle specifiche competenze caratterizzanti il settore. 
La normativa di riferimento
- Decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 2001, n. 328 (Normative) 
- Legge 11 luglio 2003, n. 170 (Normative)